Il baccalà con le patate è ancora oggi un piatto molto diffuso. La possibilità di conservarlo per lungo tempo ha contribuito alla sua utilizzazione in ogni stagione dell’anno e alla diffusione pressoché universale, ciò che ha dato vita a molte ricette tipiche. Ancora una volta, quella che vi propongo permette di riempire abbondantemente il piatto del commensale, con l’aiuto delle patate!!. Ma quale preferire? Quello più basso o quello più alto? In casa mia c’è sempre stato questo dilemma… però ci siamo sempre accordati.

INGREDIENTI Baccalà con le patate

Filettoni di baccalà ammollato 2, 800 gr circa
Patate grasse 1 a testa (almeno 4)
Olio extra vergine di oliva 1/2 bicchiere
Pomodori pelati (o polpa) 1 barattolo
Aglio abbastanza
Prezzemolo un ciuffo abbondante
Olive piccole (taggiasche!) Una bella manciata
Capperi Un pizzico
Pepe a piacere
Farina 00 per impanare il baccalà

PREPARAZIONE


Il baccalà va lavato bene e asciugato, ripulito dalle lische e tagliato a quadretti di circa 5 cm di lato, in modo che possano prendere la stessa dimensione delle patate tagliate a “rondelloni” (così dopo cotti solo la nonna poteva distinguerli). Infarinate leggermente i vari pezzi e metteteli a dorare in una teglia con l’olio facendo attenzione di rigirarli in modo da dorare tutti i lati.
Lo stesso fate con le patate tagliate tonde e alte come i pezzi del baccalà: infarinate e fritte.
Quindi rimettete tutto in una unica teglia, versate il pomodoro e spolverate con un po’ di pepe nero.
Far cuocere per alcuni minuti , tenendo bene a mente che “baccalà, fegato e ova, più coce e più assoda” (nonna Guglielma docet) . Prima di spengere il fuoco spolverate il tutto con un battutino di aglio e prezzemolo, tenendo coperto fino al momento di servire nei piatti
Poiché la nonna era molto parsimoniosa, come ho detto prima, aggiungeva molte patate a quel baccalà in salsa rossa… “e con poca spesa il suo tegame aveva un’altra resa!!”

Lo diceva la nonna: “baccalà, fegato e ova, più coce e più assoda”… quindi, cercate di servirlo appena cotto, se non volete correre il pericolo di una permanenza troppo lunga nel tegame.

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